il Brasile entra a Cuba dal nuovo porto, a Washington cresce il desiderio di riavvicinarsi | Informazioni politiche e sociali della regione Caraibi 12.02.2014 Cuba
Segnali di disgelo sempre più evidenti tra Cuba e Stati Uniti d'America fanno sperare in una situazione che si stà avviando verso la normalizzazione dei rapporti tra i 2 paesi, per uno sviluppo reciproco e nell'interesse comune di ricominciare ad avviare rapporti economici importanti...
Ai funerali di Nelson Mandela, icona mondiale dei diritti civili e della pace allo stesso tempo, Barack Obama e Raul Castro, attualmente presidente in pectore di Cuba abbiamo assistito ad una inattesa stretta di mano che lascia ben sperare anche seguendo gli indirizzi dell'amministrazione Obama negli ultimi tempi...
Il re dello zucchero Alfonso Fanjul, da sempre oppositore di Castro e della politica socialista della rivoluzione, emigrato in Florida dopo l'ascesa al potere a Cuba di Castro ed attualmente l'ispanico più ricco d'America ammette oggi finalmente, dopo anni di attacchi verbali, che si è recato all'Avana 2 volte tra il 2012 e il 2013 per rivivere momenti e luoghi della sua infanzia...
Al Washington Post ha dichiarato che se la bandiera della sua famiglia potesse tornare a sventolare nella sua madre patria sarebbe felice ed orgoglioso di dare una mano, e la figura tanto rilevante e carismatica vicina ed amica personale dei democratici Bill e Hillary Clinton, lascia trapelare sempre più desiderio degli Americani, Latinos o Anglossassoni, ad un riavvicinamento a Cuba alla ricerca di sviluppi commerciali comuni.
Anche perchè nel frattempo le grandi e nuove potenze mondiali non stanno a guardare, ad esempio Dilma Rousseff, leader della nuova potenza Brasiliana porta la sua super nazione a ritagliarsi un posto da protagonista nella regione dei Caraibi contribuendo e costruendo un mega porto vicino all'Avana per agevolare così l'ingresso nell'isola dei prodotti made in Brazil e guadagnare una posizione strategica a Cuba ma anche in tutta l'area.