Caraibi a tutta Birra.... | Caraibi a Tavola e da Bere 28.03.2012 Caraibi
Caraibi, paesi latini...fiesta, palme, sole e mare da sogno...Un'altra caratteristica comune e che non deve mai mancare, se non si vuole rischiare di trasformare un'evento sociale in un momento "triste" è la birra...la cerveza...e come ogni paese ed isola dei Caraibi ha le sue caratteristiche...ogni zona saprà regalarvi assaggi tropicali in birra tipica...Molto tempo prima che i conquistadores spagnoli invadessero le loro terre, maya e aztechi producevano una specie di birra (chica, izquiate) facendo fermentare i chicchi di granoturco germogliati. La vera tradizione birraria dei Paesi caraibici risale invece al tempo della colonizzazione europea, quando conquistadores spagnoli seguiti da avventurieri e soldati inglesi, francesi, olandesi, importarono e imposero anche le rispettive tradizioni gastronomiche. La birra veniva (e viene tuttora) spesso utilizzata in sostituzione dell’acqua potabile, spesso introvabile. Una tradizione che risale alla marineria a vela, quando per questi mari incrociavano galeoni spagnoli carichi di oro inseguiti dalle veloci fregate di pirati e corsari. Con il tempo le varie culture e scuole si sono fuse con quelle degli schiavi neri catturati in Africa equatoriale e trascinati a lavorare nelle piantiagioni di caffè, tabacco e canna insieme all'Ultima ondata migratoria del secolo scorso, con l’arrivo di cinesi, tedeschi e austriaci. Durante il periodo del proibizionismo in Usa (1919-1933), i Paesi caraibici divennero meta di un vivace turismo nordamericano alla ricerca di piaceri più o meno legali, dalle bevande alcoliche ai giochi d’azzardo. La tipologia birraria più diffusa nei Caraibi è quella lager, a bassa fermentazione, di colore giallo paglierino, aspetto trasparente, aroma tenue, scarsamente luppolato, gusto delicato con lievi note citriche, corpo leggero, molto dissetante e di basso contenuto alcolico (da 4° a 5°)...Servite ghiacciate, le lager sono molto richieste nei bar insieme ai vari cocktail a base di rum o tequila. Non mancano comunque birre lager forti, con un sapore più deciso come la giamaicana Red Stripe, oppure scure stout con un contenuto alcolico più alto come la conterranea Dragon. Sono disponibili generalmente solo in bottiglie di vetro da 33 cl, visto il ridotto numero e la difficoltà di manutenzione degli impianti di spillatura. Le birre provenienti da questi paesi tropicali, Messico e Cuba in testa, hanno anche saputo conquistarsi il pubblico oltre oceano, regina delle vendite incontrastata è sicuramente la Corona Extra prodotta in Messico. Terra di grandi contrasti, il Messico è diventato uno dei più grandi Paesi esportatori di birra, in particolare verso gli Stati Uniti, considerata anche la grande colonia di immigrati latinos. Vera campionessa di incassi è Corona Extra (+27% l’anno scorso, +15% nel primo trimestre solo in Italia), la birra messicana (4,6° alcol) prodotta dalla Cerveceria Modelo di Città del Messico, importata da Calsberg . Dopo aver conquistato il ricco mercato nordamericano con oltre 65 milioni di casse (1.560 milioni di bottiglie), Corona Extra è presente in oltre 140 Paesi del mondo ed è entrata a far parte del gruppo delle prime cinque birre più vendute al mondo (21 milioni di ettolitri). Introdotta in Italia nel 1989, ha conquistato subito i consensi di un pubblico giovane che ama berla a collo con l’immancabile fetta di lime (o limone) a far da tappo nella inconfondibile bottiglia serigrafata in vetro chiaro. La sua caratteristica rinfrescante è dovuta in particolare all’uso di una buona percentuale di riso con una bassa quantità di luppolo (4,6°). ma altre marche ancora si stanno facendo largo da quel mondo di sogno. Ad esempio un'altra birra prodotta dalla Grupo Modelo e importata da Calsberg, è Pacifico Clara, prodotta sulla costa occidentale del Messico, a Mazatlan, una lager chiara di 5°...Di gran successo, la Negra Modelo ha un colore bruno ambrato (5,3°) con un marcato gusto di frutta e spezie. Sol è prodotta invece dalla rivale birreria Moctezuma di Monterrey ed è una birra lager di colore dorato brillante e gusto leggero, morbidamente aromatico (4,6°). Sviluppa 11 gradi saccarometrici, corrispondenti a 4,5° alcolici e viene importata nella bottiglia serigrafata in vetro chiaro da Dab Italia, insieme con la birra rosso scuro tipo Vienna Dos Equis (4,8°) dal sapore fruttato e cioccolatoso. Prodotta invece dalla cerveceria omonima di Caracas, Polar è la principale birra venezuelana con oltre 17 milioni di ettolitri all’anno. Di grande successo sul mercato statunitense, questa birra chiara con l’orso bianco in etichetta ha 4,8° alcolici . In arrivo per i locali latino-americani del canale horeca la bottiglia da 25 cl “Polarcita” con codice a barre Ean...Di 5° alcolici, Mayabe è una lager con un bel colore giallo oro che riprende il nome di un luogo fantastico dove si avverano i sogni. Per questo motivo è tradizione a Cuba esprimere un desiderio ogni volta che si beve una Mayabe. Nella città cubana di Camaguey ha sede la birreria Tìnima che produce l’omonima birra che riprende il nome di una storica tribù indigena. Corposa e dall’intenso sapore di malto, Tìnima (4,6°).. Ricordiamo infine anche la birra Hatuey che riprende il nome da uno storico capo indio, eroe della resistenza ai conquistadores spagnoli. Lager forte leggermente luppolata e di tonalità biondo chiara, la giamaicana Red Stripe ha un gusto pieno (4,7°). Creata dalla birreria Desnoes & Geddes di Kingston più di 60 anni fa, viene anche prodotta e distribuita su licenza nel Regno Unito da Charles Wells. Con l’inconfondibile etichetta bianca con la striscia trasversale rossa, Red Stripe è disponibile attraverso la omonima filiale italiana nella bottiglia in vetro scuro da 33 cl, nella lattina 44 cl e, a differenza della generalità delle altre birre tropicali, anche in fusti da 30 litri. Molte altre sono le birre tropicali presenti sul mercato internazionale e al momento non disponibili ufficialmente in Italia. Per tutte ricordiamo Bajan (Barbados); Ancla, Aguila e Club Colombia (Colombia); Bavaria Gold (Costa Rica); Andes (Venzuela). Segnaliamo in particolare la Carib (Trinidad), una lager dal sapore più asciutto rispetto alle altre lager del golfo caraibico, più forti e morbide. Vogliamo citare infine una serie di birre che, pur non essendo prodotti originali caraibici, tuttavia ad essi si ispirano, cavalcando la movida tropicale. Come la Bière du Boucanier (Belgio) doppio malto (11°) ad alta fermentazione; la Kingston (Fisher, Francia) aromatizzata con rum (5,9°) e la Desperados (Fischer, Francia) aromatizzata alla tequila (5,9°), birre a bassa fermentazione. La Tequieros (De Gayant, Francia) aromatizzata alla tequila (5,6°), è invece distribuita da Turatello. L’Antillana è disponibile presso Eurosaga. La Piraat (10.5°) della Van Stemberg si trova presso Multibirra. Infine la Cubana 59, aromatizzata al rum, è stata creata dalla John Martin (Belgio). 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